Se è vero che, normalmente, la città contemporanea si presenta con forme diverse da quelle della città antica nel caso di Cosenza la modernità ha assunto la dimensione di “parco abitato” privo di baricentro.
La rigenerazione urbana di Cosenza non può essere affrontata se non si avvia un serio processo di sensibilizzazione ed educazione ai luoghi, cioè un’azione che possa tendere ad orientare lo sviluppo verso modelli locali sostenibili, patrocinando un ritorno al territorio e alla cultura relazionale.
Le aspettative nei confronti della nuova “Cosenza green” sono numerose: una rigenerazione sostenibile della città attraverso la realizzazione di parchi fluviali, la possibilità di navigare i fiumi, opere di ingegneria naturalistica, sistemi di fitodepurazione, nuovi percorsi pedonali tra la città storica e spazi sportivi, aree relax, opere artistiche innovative, utili per sensibilizzare i cittadini verso una nuova filosofia di vita.
In questa prospettiva acquistano un ruolo rilevante le università tra cui l’Unical, dove si sviluppano programmi scientifico‐didattici interdisciplinari (di recente istituzione è il Ce.R.C.A. Centro di Ricerca interdipartimentale sulle Culture dell’Abitare).
Rosario Chimirri, architetto, è docente di Storia dell’architettura presso l’Università della Calabria e Membro del Forum Unesco ‐ Università e Patrimonio.
Merel Meijer, laureata in lingua e cultura italiana e in Scienze Storiche, si occupa di paesaggio in ottica storico‐antropologica.