Leonardo Boff sostiene che il coronavirus ha smascherato i mantra principali del nostro sistema: il profitto, la concorrenza, l’individualismo, l’uso esasperato della natura e di ciò che esiste e vive, la prevalenza del valore del mercato rispetto alle relazioni, la riduzione del welfare e la privatizzazione dei beni comuni.
L’idea di poter tornare al “mondo pre‐pandemico” attraverso l’immunità vaccinale, è un’illusione, per cui, a partire dalla situazione attuale, ecco alcuni possibili scenari futuri: il primo sarebbe un “ritorno al sistema neoliberista radicale”, una sorta di dispotismo cibernetico.
La seconda alternativa è rappresentata dal “capitalismo verde” che punta a recuperare la natura e l’ecosistema.
Se la green economy non lotta contro la disuguaglianza sociale, un ulteriore scenario potrebbe essere il “comunismo di terza generazione”, che pone i beni e servizi del pianeta sotto il controllo di un’amministrazione plurale.
Il quarto scenario si potrebbe definire “eco‐socialismo” che presuppone l’affermarsi di un contratto sociale globale, gestito da una governance plurale, volta a risolvere i problemi dell’umanità.
La quinta alternativa è il “bem viver”, incarnato per secoli dalla tradizione della popolazione andina, che considera tutti gli esseri viventi portatori di diritti.
La sesta alternativa ha come riferimento “Fratelli tutti” di Papa Francesco che critica la visione antropocentrica della modernità: l’enciclica “Fratelli tutti” pone il nuovo paradigma “della fraternità universale e dell’amicizia sociale”, dove l’essere umano partecipa al legame di fraternità con tutti gli esseri.
Questa consapevolezza ha guidato la vita di Francesco d’Assisi, grande ispiratore di Francesco di Roma, ed ha un riscontro nel pensiero scientifico contemporaneo, nell’universalità del codice genetico che è identico in tutti gli esseri viventi.