Il design a servizio degli spazi bibliotecari

Riceviamo da Sveva Barbera:

Comunicato:

Il design a servizio degli spazi bibliotecari

 

Ricerca:

“DALLA BIBLIOVERDE AL BOOKCROSSING. Il design utile a un sapere creativo”

a cura di Vincenzo Cristallo

 

Concorso di design

“LIBERA UN LIBRO. BOOKCROSSING IN CARTONE PER LE BIBLIOTECHE”

 

Dalla Biblioverde al Bookcrossing: Il design utile a un sapere creativo” è una ricerca pilota nel campo Product Design e si inserisce nell’ambito delle attività culturali promosse dalla biblioteca “L. Quaroni” del dipartimento PDTA (Pianificazione, Design, Tecnologia dell’Architettura) della Sapienza di Roma. Agendo sul binomio design-innovazione, la ricerca ha indagato nuovi modelli di sostenibilità esperenziale degli spazi bibliotecari a partire da quelli universitari. Un binomio necessario per esaminare nuovi prodotti e prodotti-servizi per dare vita in primo luogo a comunità creative di lettori. Ne sono scaturiti inediti strumenti e condotte per reinterpretare l’utilizzo delle biblioteche; per potenziare l’accesso alle informazioni; per aumentare la reperibilità e la veicolazione dei testi; per rinnovare l’accoglienza degli utenti e aggiornare gli abituali modelli di studio e lettura. Dai temi dei “servizi estesi e immateriali” a quello delle “relazioni con i social”,  dall’ambito dell’”usabilità aumentata” a quello della ”trasformazione delle funzioni dei prodotti d’uso”, l’obiettivo della ricerca  è stato quello di reinterpretare il valore di “luogo dell’ospitalità al sapere” in forme dinamiche e contemporanee oltre le tradizionali consultazioni dei testi.

In questo contesto si inserisce il concorso di design “Libera un libro. Bookcrossing in cartone per le biblioteche”, che di Biblioverde ne rappresenta un’attività sperimentale, un primo esempio per mostrare l’avvio di pratiche comuni e partecipate, e pertanto culturalmente sostenibili. Attraverso la libera e gratuita condivisione di libri che lega la passione per la lettura al bisogno della trasmissione della conoscenza, nasce una famiglia di oggetti in cartone, a libera installazione, che incoraggiano e incentivano comportamenti che concorrono a rendere la biblioteca un luogo proattivo e socialmente desiderabile.