Centinaia di Makovecz

Evviva l’architettura organica

Autore:
Lucien Kroll

Descrizione:

Lucien Kroll, nostro mentore e padre dell’architettura partecipata, nel novembre 2011 di ritorno da Budapest dal funerale dell’amico Imre Makovecz, ha condiviso con Bioarchitettura alcune riflessioni inedite di grande attualità che pubblichiamo solo oggi.
Il GIEC (Gruppo Governativo sul Cambiamento Climatico) sostiene che il punto di non ritorno climatico sarà raggiunto entro sette anni: le conseguenze si manifesteranno con violenza e i disordini in quasi tutti i livelli sociali saranno irreparabili.
Bisogna continuare a credere nell’umanesimo e la nella tecnologia a nostro servizio: per garantire l’umanesimo del paesaggio costruito c’è solo un modo che è quello di mettere fuori legge il “Tardivo Modernismo” e praticare l’architettura organica di Imre Makovecz.
Pertanto avremo bisogno di centinaia di Makovecz….!

Scheda:

Anno pubblicazione:
2023
Pagine:
68 - 69
Numero:
140
Numerazione: Url: Parole chiave:
Bioarchitettura, Architettura, Verde, Storia, Arte, Progettazione, Ingegneria, Ambiente, Natura, Ecologia, Imre Makovecz (1935-2011), Architettura Organica Ungherese, Organicismo Internazionale, Culture Celtiche e Sciita, Rudolf Steiner, Barocco Austriaco, Cubismo Boemo, F. L. Wright, A. Aalto, Tradizione Ungherese, Politica, Legno, Pietra, Architettura Antropomorfa e Zoomorfa, Lucien Kroll, Budapest, GIEC (Gruppo Governativo sul Cambiamento Climatico), Cambiamento Climatico, Politica, “Tardivo Modernismo”.

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